C5 TIME per la rubrica "PRIMA PAGINA PER". In questa 72ª uscita abbiamo il piacere di intervistare MARCO DI MATTEO un Preparatore Portieri che non ha bisogno di presentazioni nel Futsal Veneto e non solo.
Marco Di Matteo vanta una lunga e significativa carriera nel mondo del calcio a 11 e del futsal, ricoprendo diversi ruoli tecnici. La sua esperienza inizia nel 1993, quando diventa allenatore dell'U.S.M.A. categoria Juniores, ruolo che mantiene fino al 1996. Successivamente, dal 1999 al 2004, dirige i Juniores del Mestrino. Nel 2005 e 2006 allena il Rubano Juniores, per poi tornare al Mestrino dal 2006 al 2009 come allenatore della categoria Juniores. Nel 2009, Marco Di Matteo fa il suo esordio nel mondo del futsal, allenando in diverse categorie, tra cui Serie D, C2 e C1 in Veneto, conseguendo risultati notevoli. Uno dei suoi successi più significativi è stato guidare lo Sporting Lissaro dalla Serie C2 alla Serie C1, un traguardo storico per Lissaro, una frazione di Mestrino. Nel 2015, Marco si concentra sulla preparazione dei portieri, iniziando la sua attività nella società Villafranchese in Serie C2. In seguito, con lo Sporting Padova, vince il campionato di Serie C2. Nel 2017, accetta la sfida di allenare i portieri delle squadre giovanili del Padova biancoscudato e, nella stessa stagione, si unisce al progetto di preparazione dei portieri della Rappresentativa Veneta Femminile e delle squadre giovanili maschili Under 15, Under 17 e Under 19, in vista della partecipazione al Torneo delle Regioni. Negli ultimi anni, ha inoltre instaurato una proficua collaborazione con l'A.C.P. Calcio Padova 1910
Benvenuto, Marco. Iniziamo a parlare dell'attualità. Come hai vissuto la stagione 2024/25 del Biancoscudo, caratterizzata da alti e bassi e dalla sorprendente retrocessione in Serie C1? Quali emozioni hai provato e quali insegnamenti porterai con te da questo percorso? Marco Di Matteo > È stata un'annata particolarmente sofferta. La squadra era giovane e presentava buone individualità, ma sicuramente ci mancava qualche tassello fondamentale che ci avrebbe potuto garantire la salvezza, l'obiettivo minimo di inizio stagione. Adesso la società ha l'opportunità di ricostruire l'organico, partendo dai profili che hanno dimostrato di meritare questa categoria. Il mercato ci dirà a quale parte di classifica potremo ambire in futuro.
Sei conosciuto nel mondo del futsal come un preparatore di portieri di grandissimo talento. Qual è il tuo segreto per trasformare i giovani portieri in autentici “The Wall”? Cosa ti ispira e ti appassiona di più nel trasmettere le tue esperienze sul campo? Marco Di Matteo > Ti ringrazio Nicola per il riconoscimento, ma mi considero semplicemente un grande lavoratore. Ho avuto la fortuna di collaborare sempre con profili di alto livello e con ambizioni simili. I ragazzi, sul campo, spesso hanno dimostrato di esprimersi a performance elevate. La mia peculiarità è stata quella di privilegiare le loro caratteristiche individuali, aiutandoli a sviluppare le competenze necessarie per diventare portieri di successo. Questo processo di crescita e trasformazione è ciò che mi appassiona di più, perché vedere i giovani migliorarsi e raggiungere nuovi traguardi è un’esperienza incredibilmente gratificante.
Molti nel settore ti descrivono come una persona professionale, determinata e sempre in aggiornamento. In una seduta di allenamento, qual è l'aspetto che reputi più fondamentale? Cosa desideri trasmettere ai tuoi portieri durante le sessioni? Marco Di Matteo > La passione, la predisposizione e la curiosità sono le caratteristiche fondamentali che permettono ai portieri di credere in se stessi e di non porsi limiti nella loro crescita, indipendentemente dall'età. Durante le sedute di allenamento, mi concentro su questi aspetti, incoraggiando i miei portieri a esplorare le proprie capacità e ad affrontare le sfide con mentalità aperta. La crescita come giocatori e come persone avviene quando si è disposti ad apprendere e a migliorarsi continuamente.
Data la tua significativa esperienza come colonna delle rappresentative venete, la tua recente decisione ha suscitato molto interesse. Cosa ti ha spinto a prendere per mano le selezioni Under 17 e Under 19 del Piemonte/Valle d'Aosta per il prossimo Torneo delle Regioni in Emilia-Romagna, dal 24 aprile al 1° maggio? Quali sono le tue aspettative per questa nuova avventura? Marco Di Matteo > Premetto che il Comitato Regionale Veneto mi ha sempre permesso di lavorare al meglio. Quest'anno, a causa di problemi lavorativi, avevo inizialmente declinato l'incarico. Tuttavia, durante la preparazione al Torneo delle Regioni 2025, si è presentata l'opportunità di collaborare a distanza con il comitato Piemonte/Valle d'Aosta. Ho deciso di cogliere questa possibilità, anche grazie al rapporto di conoscenza e stima reciproca che ho instaurato con lo staff tecnico e dirigenziale. Sono entusiasta di iniziare questa nuova avventura e ho grandi aspettative per ciò che possiamo raggiungere insieme.
Dopo oltre sei anni trascorsi a lavorare con le rappresentative venete, quali insegnamenti e valori speri di lasciare? Come ti ha accolto il Futsal del Piemonte-Val d'Aosta e cosa si aspetta da te in questo nuovo capitolo? Marco Di Matteo > Allenare la rappresentativa veneta è stato un grande orgoglio, e spero di aver lasciato un contributo significativo agli atleti che ho incontrato in questi anni. Ho cercato di trasmettere loro la passione, il senso di appartenenza e l'importanza del fair play nella gestione dei risultati sul campo. Qui a Torino, ho trovato molta curiosità e disponibilità riguardo alla mia visione del ruolo. Lo staff è molto motivato e ambizioso, e sono entusiasta di iniziare questo nuovo capitolo insieme a loro.
Il tuo contributo qui in Veneto è stato inestimabile e sei molto stimato nel nostro piccolo grande mondo sportivo. C'è qualcuno in particolare a cui vuoi dire grazie, magari attraverso la tua significativa e granitica stretta di mano? Marco Di Matteo > Certamente, voglio ringraziare il Presidente Giuseppe Ruzza e il Responsabile Regionale Michele Di Giambattista, persone speciali che sono sempre state vicine alla squadra e allo staff. Non posso dimenticare l’importanza di Osvaldo Bonora, un vero maestro di vita e un esempio di umiltà e competenza. La sua influenza è stata fondamentale per me e per molti di noi.
Grazie a DM70 per la chiacchierata. In bocca al lupo per le tue prossime avventure nel futsal giocato e buona vita.
Nicola Cecchinato dalla Redazione di C5 TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “PRIMA PAGINA PER”.