INTERVISTE

"La voce del Futsal"

Chiaradia Adriana

Il Curriculum Sportivo Chiaradia Adriana viene impreziosito da un'esperienza nel Calcio a 11 tra le file dell'UnionGaia e poi nell'Union Villanova, mentre nel Calcio a 5 vestirà la maglia del Ponte nelle Alpi, del Cus Padova, fino ad arrivare ai giorni nostri nell'indossare la maglia dell'Annia Serenissima

Ciao Adriana, in primis, complimenti ancora per averci regalato tu e le tue compagne di avventura il Titolo del Trofeo delle Regioni, unica categoria sulle quattro partecipanti, Under 19, Under 17, Under 15, oltre alla vostra Femminile, ad aver centrato l'obbiettivo. La prima domanda è d'obbligo, da cosa è nata questa passione per il Futsal?
🎤 Chiaradia Adriana > La passione per il Futsal è nata sul campo, ho iniziato un po' per gioco e un po' per mettermi alla prova dopo molti anni di calcio a 11. Me ne sono appassionata sin da subito, è uno sport che ha tanto da insegnarmi.

Domenica 2 aprile il debutto in sordina nel TDR, venerdì 7 aprile l'apoteosi? Come l'hai vissuta questa esperienza? Qual è stato il segreto del vostro successo?
🎤 Chiaradia Adriana > È stata un'esperienza fantastica, vissuta a pieno, è stato tutto perfetto. Il segreto del nostro successo è stato senza dubbio il Gruppo. Fin da subito si è creata una bellissima sintonia tra di noi e con tutto lo Staff, e questo ha fatto sì che arrivassimo dove siamo arrivate.

Non è stato un cammino facile quello vissuto dalla vostra Rappresentativa nel TDR, nella 1ª giornata che prevedeva il turno di riposo, avete disputato un'amichevole contro la rappresentativa Ligure vincendo per 6 a 2, nella 2ª giornata avete sviolinato un 6 a 1 alla Sicilia con una Adriana in gran spolvero autrice di una tripletta, nella 3ª giornata ve la siete giocata contro le temute Marche imponendovi per 0 a 2 con la tua firma nel match. Si vola ai Quarti di Finale, e qui travolgete il CPA Trento per 12 a 4, con il 10 (Adriana) che ci mette lo zampino con una doppietta. È la volta delle semifinali ma, qui per obliterarvi il biglietto della Finale dovete sudare le classiche sette camicie contro la Calabria, sarà un'avvincete 2 a 1 al suono della sirena. E poi il sogno, la Finalissima contro la corazzata Lombardia che si portava in dote 5 successi su 5 incontri disputati ma soprattutto 32 reti realizzate e 0 subite! Una partita che vi accompagnerà negli anni a venire come una delle esperienze più belle che abbiate mai vissuto alla voce sport. C'è stato un momento, dove avete avuto la sensazione che il sogno svanisse? Qual è stata la chiave che vi portato a mettere i titoli di coda in quell'appassionante 4 a 2 finale?

🎤 Chiaradia Adriana > Non è stato di certo facile reagire ad un doppio svantaggio, prima sull'1 a 0 loro e poi sul 2 a 1. Siamo andate negli spogliatoi e le parole del Mister sono state fondamentali, dovevamo metterci quel qualcosa in più per portarla a casa, e così è stato.

Parlaci del rapporto tra Adriana e lo Staff, a partire dal Commissario Tecnico Robson Angelo Marani, con la Collaboratrice e Preparatore dei Portieri Alessandra Onofri, la fisioterapista Valeria Corbo e per finire dell'encomiabile Osvaldo Bonora?
🎤 Chiaradia Adriana > Per quanto mi riguarda, il rapporto con lo Staff è stato fin da subito forte e speciale. Mister Robson e Alessandra Onofri hanno saputo darci i consigli giusti sia dentro che fuori dal campo, sono stati sempre presenti e ci hanno dimostrato fin da subito di credere in tutte noi e nel nostro gruppo. Valeria è stata super, ogni mattina ci presentavamo da lei con mille acciacchi e ci aspettava sempre a braccia aperte e poi abbiamo scoperto essere l'anima dello spogliatoio! E poi Osvaldo, senza di lui non sarebbe stato di certo lo stesso TDR, instancabile, ha fatto di tutto perché non ci mancasse nulla. Personalmente sono certa che non avremmo potuto chiedere di meglio.

Quando si partecipa ad una competizione di questo livello, dove tutti gli addetti ai lavori hanno gli occhi puntati su eventuali future promesse del Futsal Italiano, la pressione non è poca da gestire, tra risultati da ottenere sul campo e, nel saper tenere unito lo spogliatoio. Vivendo quotidianamente a stretto contatto con le rispettive compagne di maglia, come hai saputo gestire la tua sfera emotiva e relazionale? Con chi hai legato di più? Così ti ha lasciato sottopelle questa esperienza?
🎤 Chiaradia Adriana > Sono partita con l'idea di godermi a pieno l'esperienza, traendone tutto ciò che poteva lasciarmi, e in squadra si respirava lo stesso clima, siamo state una l'appoggio dell'altra in ogni situazione. Sinceramente non riesco a dire con chi ho legato di più, è un gruppo talmente coeso che il legame è stato forte con tutte, e con tutte allo stesso modo. Quest'esperienza mi ha lasciato una grande consapevolezza nelle mie capacità, mi ha fatta crescere sia in campo sia al di fuori del campo. È difficile descrivere l'emozione che ho provato, ma rimarrà un ricordo stupendo.

Dalla notte dei tempi, quando si bacia e si alza al cielo un trofeo c'è sempre una dedica particolare dettata dal cuore, quella di Adriana a chi va?
🎤 Chiaradia Adriana > La mia dedica va a chiunque ha creduto in noi e nel nostro gruppo; a chi nel mio percorso mi ha insegnato tanto e ha fatto sì che io arrivassi lì. Ai miei genitori, ai miei amici, ed un po' anche a me, per averci sempre creduto e per non aver mai mollato.

Qual è il sogno nel cassetto di Adriana Chiaradia nel Futsal?
🎤 Chiaradia Adriana > Il mio sogno è quello di qualunque giocatrice di Futsal, imparare sempre di più e arrivare più in alto possibile.

Grazie ad Adriana per la tua disponibilità. In bocca al lupo per la stagione in corso e buona vita.