Di Matteo Marco - Preparatore Portieri del Settore Giovanile Calcio Padova stagione 2022/23
INTERVISTE "La voce del Futsal" Di Matteo Marco
Di Matteo Marco
31-07-2022 13:46 - INTERVISTE “Prima Pagina Per”
C5TIME per la rubrica “LA VOCE DEL FUTSAL” a cura di Nicola Cecchinato. In questa 1ª uscita abbiamo l'onore di intervistare MARCO DI MATTEO un Preparatore Portieri che non ha bisogno di presentazioni nel Futsal Veneto e non solo.
Marco Di Matteo vanta una lunga esperienza nel mondo del Calcio a 11 e del Futsal in diversi ruoli tecnici.
Fonte: Nicola Cecchinato
Marco Di Matteo vanta una lunga esperienza nel mondo del Calcio a 11 e del Futsal in diversi ruoli tecnici.
Dal 1993 al 1996 è stato Allenatore dell'U.S.M.A. categoria Juniores, dal 1999 al 2004 è passato ad allenare i Juniores del Mestrino, dal 2005 al 2006 ha allenato il Rubano categoria Juniores, dal 2006 al 2009 è stato nuovamente Allenatore del Mestrino categoria Juniores. Dal 2009 esordisce nel mondo del Futsal allenando nelle categorie di serie D, Serie C2 e Serie C1 Venete, conseguendo ottimi risultati. Ad esempio, ha pilotato lo Sporting Lissaro dalla Serie C2 alla Serie C1 nel Futsal Veneto (un traguardo storico per Lissaro frazione di Mestrino). Nel 2015 ha focalizzato il suo ruolo nella preparazione dei portieri, il punto di partenza sarà all'interno della società Villafranchese in Serie C2 per poi con lo Sporting Padova vincere la Serie C2. Nel 2017 raccoglie la sfida nel preparare i portieri delle squadre giovanili biancoscudate e, nella stessa stagione sposa il progetto di preparare i portieri della Rappresentativa Veneta Femminile e le squadre giovanili Maschili dell'Under 15, Under 17 e Under 19 per la partecipazione al Torneo delle Regioni fino ad arrivare ai giorni nostri. Ma soprattutto, negli ultimi anni ha instaurato un'interpolazione con il Calcio Padova SpA.
Ciao Marco. Partiamo subito dall'attualità. Quest'anno sarà il tuo 6° anno alla guida della "Portieri Academy Evolution" del Calcio Padova C5, oltre alla formazione di nuovi goalkeeper trainer. Come hai vissuto questo “matrimonio”? Cosa ti è rimasto addosso in questi intensi 6 anni nei pro e dei contro?
🎤 Marco Di Matteo > È stato un amore spontaneo visto che allenare nella compagine scudata è la massima mia aspirazione. Il progetto nasce da un coinvolgimento di Rossi Riccardo nello sviluppare un'idea trasversale di formazione dei giovani N° 1. restano in me in questi 5 anni, tanta stima e riconoscenza per i miei portieri e gli instancabili preparatori che mi hanno affiancato. I Pro la massima e totale disponibilità dei ragazzi e il contro la crisi d'astinenza dei campi a luglio (sfoderando un sorriso).
In Marco Di Matteo cosa ha fatto scattare la scintilla per questo ruolo nello sport? Cosa lo affascina nell'esportare i propri insegnamenti sul rettangolo di gioco in quelle ore affianco ai suoi portieri?
🎤 Marco Di Matteo > Il ruolo del portiere è fascinoso perché c'è lo spirito di sacrificio, la resilienza e la forza psicologica nella gestione del match. Lavorare alle loro best performance, trasformando le mie conoscenze in mattoni sulla loro crescita, è il miglior premio a cui ambisco
Gli addetti ai lavori del Futsal (e non solo) ti riconoscono in una persona professionale, determinata e sempre aggiornata. Ma qual è la cosa a cui ci tieni di più in una seduta di allenamento? Cosa ti interessa maggiormente trasmettere ai tuoi allievi?
🎤 Marco Di Matteo > La cosa che più mi gratifica è constatare che le mie proposte vengano ben recepite e assimilate ed aumentino la consapevolezza del gesto e dell'interpretazione del ruolo.
Nel DNA del ‘goalkeeper' devono esserci carattere, esplosività, rapidità felina, coraggio e tempismo ma secondo te: “Numero uno si nasce o si diventa”? Ma soprattutto di cosa caratterizza il ruolo del portiere?
🎤 Marco Di Matteo > Secondo il mio parere, N° 1 si nasce, principalmente per la resistenza allo stress psicofisico, l'abitudine di vivere il match in maniera individuale sotto le intemperie, senza mai essere supponente e pronto appena terminato il match a tornare in campo ad allenarsi per migliorare ancora.
Il Calcio a 11 sta apprendo le porte al Futsal, una forma di integrazione che anche in Italia ha iniziato a diffondersi. Dalla tua esperienza che tipo di affinità ci sono tra il portiere di Futsal e quello del calcio a 11?
🎤 Marco Di Matteo > Il Calcio a 11 comincia ad approfondire delle gestualità del portiere del Calcio a 5 poiché a livello internazionale i maggiori interpreti hanno nel loro repertorio tecniche importate. L'importante è che esista nella formazione un processo progressivo nella strutturazione del gesto e la competenza nell'utilizzo dello stesso. Personalmente provenendo dall'11 la formazione dei miei ragazzi non differisce diametralmente dallo schema formativo del rettangolo grande. Certo è che la rapidità di esecuzione del nostro sport sposta l'accento sulla reattività e la capacità di copertura dei 3 metri.
Cosa si aspetta il Marco Di Matteo in un prossimo futuro da questo meraviglioso sport?
🎤 Marco Di Matteo > C'è una riforma che fa discutere, che ci dirà se siamo pronti a gestire un cambio epocale, personalmente sono abituato a pensare poco e lavorare sodo, ai posteri l'ardua sentenza
Grazie a DM70 per la chiacchierata. In bocca al lupo per la stagione e buona vita.
Nicola Cecchinato di C5TIME vi saluta e vi dà appuntamento alla prossima uscita, con una nuova intervista per la rubrica “LA VOCE DEL FUTSAL”
🎤 Marco Di Matteo > È stato un amore spontaneo visto che allenare nella compagine scudata è la massima mia aspirazione. Il progetto nasce da un coinvolgimento di Rossi Riccardo nello sviluppare un'idea trasversale di formazione dei giovani N° 1. restano in me in questi 5 anni, tanta stima e riconoscenza per i miei portieri e gli instancabili preparatori che mi hanno affiancato. I Pro la massima e totale disponibilità dei ragazzi e il contro la crisi d'astinenza dei campi a luglio (sfoderando un sorriso).
In Marco Di Matteo cosa ha fatto scattare la scintilla per questo ruolo nello sport? Cosa lo affascina nell'esportare i propri insegnamenti sul rettangolo di gioco in quelle ore affianco ai suoi portieri?
🎤 Marco Di Matteo > Il ruolo del portiere è fascinoso perché c'è lo spirito di sacrificio, la resilienza e la forza psicologica nella gestione del match. Lavorare alle loro best performance, trasformando le mie conoscenze in mattoni sulla loro crescita, è il miglior premio a cui ambisco
Gli addetti ai lavori del Futsal (e non solo) ti riconoscono in una persona professionale, determinata e sempre aggiornata. Ma qual è la cosa a cui ci tieni di più in una seduta di allenamento? Cosa ti interessa maggiormente trasmettere ai tuoi allievi?
🎤 Marco Di Matteo > La cosa che più mi gratifica è constatare che le mie proposte vengano ben recepite e assimilate ed aumentino la consapevolezza del gesto e dell'interpretazione del ruolo.
Nel DNA del ‘goalkeeper' devono esserci carattere, esplosività, rapidità felina, coraggio e tempismo ma secondo te: “Numero uno si nasce o si diventa”? Ma soprattutto di cosa caratterizza il ruolo del portiere?
🎤 Marco Di Matteo > Secondo il mio parere, N° 1 si nasce, principalmente per la resistenza allo stress psicofisico, l'abitudine di vivere il match in maniera individuale sotto le intemperie, senza mai essere supponente e pronto appena terminato il match a tornare in campo ad allenarsi per migliorare ancora.
Il Calcio a 11 sta apprendo le porte al Futsal, una forma di integrazione che anche in Italia ha iniziato a diffondersi. Dalla tua esperienza che tipo di affinità ci sono tra il portiere di Futsal e quello del calcio a 11?
🎤 Marco Di Matteo > Il Calcio a 11 comincia ad approfondire delle gestualità del portiere del Calcio a 5 poiché a livello internazionale i maggiori interpreti hanno nel loro repertorio tecniche importate. L'importante è che esista nella formazione un processo progressivo nella strutturazione del gesto e la competenza nell'utilizzo dello stesso. Personalmente provenendo dall'11 la formazione dei miei ragazzi non differisce diametralmente dallo schema formativo del rettangolo grande. Certo è che la rapidità di esecuzione del nostro sport sposta l'accento sulla reattività e la capacità di copertura dei 3 metri.
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Grazie a DM70 per la chiacchierata. In bocca al lupo per la stagione e buona vita.
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LEGENDA LA VOCE DEL FUTSAL
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Fonte: Nicola Cecchinato